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Moi et mes réflexions...
18 avril 2006

Percorso intrecciato del cervello...

« Scrivere è riordinare i casini della propria vita »

(Bambole Russe)

Allora scriviamo, scriviamo e riscriviamo!

Sono le 1.32 del 17 aprile 2006. Stavo pensando al periodo fine agosto – inizio settembre 2005. Probabilmente il periodo più incasinato e brutto sinora nella mia vita. Dio sa quanti casini ci sono stati 7-8 mesi fa e non so perché, ma da qualche giorno mi torna in mente la mia ex. Cerco di capire perché alcune immagini, scene sono rimaste “stampate”, “impresse” nella mia memoria e stanno risalendo proprio in questi giorni...

Un amico prete (vi piaccia o meno, sono cattolico più o meno praticante) m’aveva consigliato di scrivere perché secondo lui, era un modo di “sfogarsi”...Allora ho deciso di farlo stanotte, perché poi spero di non pensarla più...

Devo ammettere che finora, non sono stato molto fortunato con le donne. Le mie due ultime storie sono durate un anno e sono finite male.

Lasciamo stare la prima che m’ha detto che potevo “andare a trombare mia sorella visto che preferivo rimanere con lei piuttosto che con la mia ragazza” (e la citavo...). Ormai questa storia è del tutto dimenticata e direi anche “sistemata”. Ci salutiamo quando ci vediamo e tutto qui.

Invece l’ultima, non sono ancora riuscito a mandarla giù una volta per tutte. Sto ripensando al male che m’ha fatto, ai sentimenti di vergogna, di ridicolo ma soprattutto di impotenza che ho provato per colpa sua. Ora, non è che voglio farmi passare per la vittima, ci mancherebbe... L’unica cosa che cerco di dire è che non ho più fiducia in me stesso, non so più cosa pensare di me stesso...

Perché vi posso giurare che non è bello vedere la tua ragazza /il tuo ragazzo metterti le corne davanti a te, ma soprattutto davanti ai tuoi... Non dimenticherò mai il suo sguardo in questi istanti, sguardo carico di disprezzo nei miei confronti, di superiorità, mentre io mi sentivo impotente, umiliato e volevo solo andarmene. E invece sono rimasto, ho visto i miei andarsene, lo sguardo di mia madre carico di compassione per me, ma soprattutto di tristezza di vedermi così umiliato...

Meno male che per una volta in vita mia, ho avuto il coraggio di resisterle, anche se m’aveva di nuovo ricattato ma quella volta, me ne sono andato e la storia si è chiusa (con il distaccoadesso posso dire “per fortuna”!!!). Ho saltato qui un sacco di dettagli e di colpi di scena proprio perché non voglio annoiarvi con questo...

Ora sono in Italia da 7 mesi e mi sono ricostruito “psicologicamente”, se così si può dire. Non “emozionalmente” però. Mi spiego: sto benissimo (il che non era il caso quando sono arrivato) e mi ritengo molto, molto fortunato di aver incontrato tutte le persone che ho conosciuto qui giù. Ma la fiducia in me stesso che avevo prima e che m’ha tolta lei, non l’ho ancora “riacquisita”.

Un’amica mia mi diceva “Sei pieno di donne e non te ne rendi conto” (secondo me sbagliava proprio alla grande...vabbeh, lasciamo stare  ;-). Anche se fosse vero (mi ripeto, non lo è affatto) e ammettendo che cominciasse qualcosa “di serio” fra una bella sconosciuta e me, non saprei proprio cosa e come fare, come comportarmi. Perché, vedete, non sono il tipo che cerca di litigare per delle cazzate, anzi, credo di essere una persona molto tranquilla, che non si fa grossi problemi per dettagli che non ne valgono la pena. Insomma, penso di essere molto aperto, permissivo, beh, diciamo, qualcuno con una visione aperta e moderna di quello che può essere una coppia (non so se riuscite a seguirmi...Se non fosse il caso, ditemelo!! E anche se ho una visione sbagiata di me stesso!!). Ma per colpa delle ultime esperienze che sono state veramente brutte, non so più cosa pensare. Un’altra amica mi diceva: “Non dimenticare Lo che anche se siamo troppo buoni alla fine siamo anche i migliori...”. Beh, scusate ma io personalmente ho i miei dubbi. Perché finora, ho visto che essere troppo buono non ti serve a niente (per non dire “non ti serve un cazzo”), anzi, alla fine ti fai “psicologicamente” distruggere dagli altri. Quindi ecco il dilemma che mi pongo adesso: continuare ad essere troppo buono, comportandosi in modo naturale ma sapendo che ci sono molte probabilità di farti fregare, oppure cercare di essere un po’ più “cattivo” (non mi piace il termine ma è l’unico che mi viene in mente per farmi capire...), pur sapendo che non “sei veramente tu” quando ti comporti in tal modo?

Se avete qualsiasi elemento di risposta, vi prego di farmelo sapere...

Lo

P.S. Scusatemi, ma credo di nuovo di essermi perso cammin facendo...  ;-)

P.S. 2: Se vi posso rassicurare, non sto per spararmi, eh!   ;-)

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